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Una piccola guida alla pronuncia italiana

5 years ago

Stai cominciando a imparare l’italiano e fai confusione tra la “E” e la “I”? O tra “CE” e “CHE”? Oppure sei in partenza per l’Italia? Hai poco tempo per imparare qualche parola italiana che ti possa essere utile per sopravvivere qualche giorno in Italia? Per ordinare un pasto al ristorante, per prendere un taxi, per chiedere un’informazione?

Ecco una piccola guida pratica alla pronuncia italiana!


GLI ACCENTI

Cominciamo dagli accenti: la maggioranza delle parole italiane ha l’accento sulla penultima sillaba, quindi, per esempio “castello” si pronuncia: ca-STEL-lo, “risotto” si pronuncia ri-SOT-to, “Venezia” si pronuncia Ve-NE-zia e “ambasciata” si pronuncia am-ba-SCIA-ta (“scia” come in SHower”).


L’INTONAZIONE

L’intonazione ha un ruolo molto importante nella lingua italiana. Per esempio, in inglese ‘Giovanni is at home’ è una frase affermativa che per diventare interrogativa deve cambiare l’ordine delle parole in: ‘is Giovanni at home?’ In italiano, invece, l’ordine delle parole è meno vincolante, di conseguenza l’intonazione diventa indispensabile. La diversa intonazione consente di distinguere una frase affermativa da una frase interrogativa.

Per esempio: ‘Giovanni è a casa’ è un’affermazione che viene quindi pronunciata con un’intonazione discendente. Invece in: ‘Giovanni è a casa?’ l’ordine delle parole è identico, ma l’intonazione sarà ascendente perché la frase è interrogativa.


LE VOCALI

Passiamo alle vocali. Ricorda che in italiano ci sono tantissime vocali e che quasi tutte le parole italiane finiscono con una vocale e bisogna dirle tutte! Ma la loro pronuncia è molto semplice, soprattutto rispetto alla pronuncia delle vocali in inglese dove le stesse vocali possono essere pronunciate in modo molto diverso a seconda della parola (per esempio: clOUd vs thrOUgh). In italiano invece le vocali si dicono quasi sempre nello stesso modo! Quindi ricorda che:

“a” si pronuncia come la “a” in father,

“i” come “ee” in greet o come la “i” in machine,

“u” si pronuncia come la “u” in rule

“e” si pronuncia aperta come in bet o chiusa come in moment

“o” si pronuncia aperta come in office o chiusa come in ball.


LE CONSONANTI

Le consonanti invece si pronunciano in modo molto simile a quelle inglesi, però ci sono le eccezioni. Eccone qualcuna:

· "C" prima di "I" o "E" è pronunciata come ch, come in chin o in chess. Prova a dire: “ciao” (hello), “cena” (dinner)

· "G" prima di "I" o "E” è pronunciata come g in ginger o in general. Prova a dire: “giorno” (day), “gelato” (ice-cream).

· "H" è sempre muta ma nel gruppo “che” o “chi” modifica il suono della “c” in k come kettle o kid e nel gruppo “ghe” o “ghi” modifica il suono della “g” come in get o give. Prova a dire “forchetta” (fork), “chiesa” (church), “spaghetti” o “ghiaccio” (ice).

· “Q” è sempre accompagnata dalla lettera “u”, come in “quando” e si pronuncia come /kw/ come in square.

· “Z” può suonare come ds in lads ma anche come ts in sets: dipende anche dalla pronuncia regionale.

Capito tutto? Tutto molto semplice vero? Beh, dai, rispetto alle mille diverse eccezioni di pronuncia di altre lingue, per esempio dell’inglese o del francese, la lingua italiana è molto meno complicata!

E tu? Hai problemi con la pronuncia di qualche parola in particolare? Fammi sapere! Sarò felice di aiutarti!

A presto!

Elena